sabato 10 novembre 2012


Gemelli alla ventresca e acciughe


300 g di gemelli (o fusilli)
140 g ventresca di tonno sott’olio, sgocciolata
5 acciughe
uno scalogno
erba cipollina
prezzemolo
pepe rosa in grani
olio extravergine di oliva
sale

Mettere a bollire  l'acqua per la pasta e salarla al bollore. Tritare finemente lo scalogno e farlo appassire, in una padella antiaderente, in 2 cucchiai d'olio extravergine. Tritare le acciughe e stemperarle nel fondo di olio e scalogno. Mescolare la ventresca spezzettata e lasciate insaporire per 2 minuti. Cuocere la pasta. Scolarla al dente e farla saltare nel sugo preparato. Completate il tutto con una macinata di pepe rosa, un trito di prezzemolo ed erba cipollina , quindi portate subito in tavola.

lunedì 20 agosto 2012


Insalata estiva di orzo, basilico, pomodori secchi e olive taggiasche

per 4 persone:

250 g di orzo (o farro, ho sperimentato: viene benissimo lo stesso!)
1 vasetto di pomodori secchi sott'olio
20 foglie di basilico
una ventina di olive taggiasche
un limone bio
sale e pepe
olio extravergine

Cuocere l'orzo (o il farro) secondo le istruzioni riportate sulla confezione: i tempi di cottura variano a seconda del tipo di orzo e se è già precotto o meno.
Intanto, versare in una terrina le olive ridotte a pezzetti, i pomodori tagliati in 3 o 4 pezzi ognuno e le foglie di basilico tritate (in mancanza di basilico fresco, sostituire con due cucchiai di pesto). Lavare il limone e grattugiarne tutta la buccia con una grattugia a fori piccoli; aggiungere la buccia al resto degli ingredienti.
Scolare l'orzo, passarlo per 1-2 minuti sotto l'acqua fredda e versarlo quindi nella terrina con il resto degli ingredienti. Salare, pepare, condire con un filo d'olio, mescolare bene e riporre in frigo fino a 15-20 minuti prima di servire.

domenica 8 aprile 2012

UN ANNO E 4613 VISUALIZZAZIONI DOPO



Il 5 aprile unarchitettoincucina ha festeggiato il suo primo anno di vita. E la sua mamma, il 5 aprile, se n'è completamente, clamorosamente e imperdonabilmente dimenticata. Tento allora di farmi perdonare con la ricetta di una (paradisiaca) crema al cioccolato che è tutto un programma.
Buon compleanno blog, e altre 4000 e passa di queste visualizzazioni!


Crema al cioccolato


250 g di cioccolato fondente
un cucchiaio di zucchero a velo
60 g di burro
250 g di panna liquida
100 ml di acqua 


Ridurre il cioccolato a scaglie, metterlo in una casseruola, unire l'acqua e far fondere il tutto a fuoco dolce mescolando continuamente. Spegnere il fuoco e lasciar intiepidire.
In una terrina lavorare a crema il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto molto soffice, quindi incorporare delicatamente il cioccolato. Aggiungere la panna, mescolando piano piano fino ad amalgamare perfettamente il tutto e versare in una coppa o in un'altra terrina. Riporre in frigo fino al momento di servire.


p.s.: Qualche dato su questo anno insieme: 
- visualizzazioni del blog dal 5 aprile 2011: 4613
- visualizzazioni nell'ultimo mese: 903
- visualizzazioni del blog oggi: 48
- visualizzazioni del blog ieri: 71
Che dire? Grazie di cuore a tutti e... stay tuned!

domenica 1 aprile 2012


ANDAR PER ERBE 3


Ovvero, andar per erbe un anno dopo.Ovvero ancora, un sabato pomeriggio dedicato alla raccolta dei bruscandoli, che altro non sono che le cime del luppolo selvatico. Certo i bruscandoli si possono trovare anche dal fruttivendolo o in alcuni supermercati, ma volete mettere la soddisfazione di cercarli e raccoglierli voi? Secondo me, si tratta di una delle attività più rilassanti al mondo...
Breve excursus culturale prima di passare alla ricetta vera e propria: il luppolo è una pianta molto comune nell'Italia settentrionale, che cresce spontaneamente lungo le rive dei corsi d'acqua, le siepi, vicino ai rovi, ai margini dei boschi, in ambienti freschi e terreni fertili ben lavorati. Le cime del luppolo, della lunghezza di circa 20 cm, vengono raccolte da marzo a maggio e possono essere utilizzate in risotti, pasticci, crespelle e frittate. 



Risotto ai bruscandoli

320 g di riso Vialone nano
cime di due mazzetti di bruscandoli (misurati tenendoli in pugno)
uno scalogno
olio extravergine di oliva
burro
1 litro di brodo vegetale

Lavare i bruscandoli e prelevare le cime. Tritare un piccolo scalogno, farlo appassire in un filo d'olio poi unire i bruscandoli e il riso, tostare a fuoco vivo per un minuto, quindi incominciare ad aggiungere il brodo, poco per volta, mescolando spesso. Infine, mantecare il risotto con una noce di burro, una macinata di pepe e un cucchiaio di parmigiano grattugiato. 


(no, il mio tavolo non è improvvisamente diventato ondulato: 
la foto è, semplicemente, stata scattata sul letto)

sabato 31 marzo 2012

PROVE DI PERSUASIONE


Lasagne mozzarella e verdure


Un pasticcio primaverile, velocissimo da preparare, alternativo (senza besciamella),  velocissimo anche da spazzolare, in quanto buonissimo: da provare insomma. Vi ho convinti?




1 melanzana lunga
1 peperone giallo
1 peperone rosso
3 zucchine medie
6 lasagne Sfogliavelo Rana
500 g di mozzarella
50 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe
1 spicchio d'aglio
timo


Riempire una grande pentola di acqua e portare a ebollizione. 
Lavare le verdure e tagliarle a dadini. Scaldare in una larga padella due cucchiai di olio extravergine con due rametti di timo fresco (o 2 cucchiaini di timo essiccato) e lo spicchio d'aglio, unire le verdure e far cuocere a fuoco vivace per 5 minuti. Salare e pepare.
Tagliare la mozzarella a dadini e mescolarla in una terrina insieme alle verdure e al parmigiano. Accendere il forno e portarlo a 200°.
Cuocere le Sfogliavelo, una alla volta, per 2 minuti, nell'acqua bollente, quindi scolarle bene e stenderle su uno strofinaccio.
Imburrare una teglia e comporre il piatto: foderare il fondo della teglia stendendo due sfoglie, coprire con 1/3 del composto di verdure e formaggi, quindi continuare con altre due sfoglie e un altro terzo di verdure e formaggi, procedere con altre due sfoglie e terminare con il composto rimanente. Infornare e cuocere per 15 minuti. 

domenica 18 marzo 2012

NIENTE SPAGO BLU, MI RACCOMANDO!


Vichyssoise (crema di porri e patate)


Questa zuppa nel mio cervello è indissolubilmente legata al film Il diario di Bridget Jones. Un po' come la creme brulee e il pasticcio di verze sono legate a Il meraviglioso mondo di Amelie. Ogni volta che preparo la vichyssoise, mi viene in mente la scena in cui Bridget  prepara la catastrofica cena di compleanno, ritrovandosi cose praticamente immangiabili, tra cui la zuppa di porri che, causa incidente tecnico (l'unico spago che aveva tra le mani era di colore azzurro), si ritrova con una zuppa in stile Puffo. Fortunatamente la mia ricetta non prevede l'uso di spago, ma se proprio volete legare i porri durante la cottura (detto tra noi, è inutile), almeno non usate uno spago blu, vi prego.



2 grossi porri
2 patate medie
1 cipolla
burro
1/2 l di brodo di pollo (o vegetale)
panna liquida
sale 
pepe bianco

Spuntare i porri,  lavarli, sgocciolarli e ridurli a rondelle. Farli soffriggere lentamente in una casseruola con una noce di burro e la cipolla tritata. Appena il soffritto sarà appassito, unire le patate tagliate a fettine, far insaporire brevemente, quindi aggiungere il brodo caldo, incoperchiare e lasciare bollireper circa 30'; infine spegnete e frullate a crema con il frullatore ad immersione. Portare la crema sul fuoco ancora per qualche minuto e, al bollore, aggiungere mezza tazza da tè di panna. Salare la Vichyssoise, completare con una generosa macinata di pepe e lasciare intiepidire prima di servire.

giovedì 1 marzo 2012

IN CUCINA CON PELLEGRINO parte seconda


Un'altra super ricetta dell'inimitabile Pellegrino (Artusi). Grazie a Debora per la foto che, sì, ritrae proprio quello che rimane dei biscotti. Quale miglior garanzia del fatto che fossero buonissimi?





Roschetti (per Debora, i Techno-biscuits)

farina, grammi 200
zucchero a velo, grammi 100
mandorle dolci, grammi 100
burro, grammi 100
uova, un intero e un rosso

Il metodo Pellegrino (serio): Sbucciate le mandorle, asciugatele bene al sole o al fuoco, tostatele color nocciola e tritale alla grossezza di mezzo chicco di riso; poi mescolate tanto queste che lo zucchero fra la farina. Nella massa così formata fate una buca per metterci il resto, ed intridetela lavorandola il meno possibile; quindi lasciatela qualche ora in riposo nella forma di un pane rotondo. Infarinate leggermente la spianatoia e tirate il pane suddetto, prima col matterello liscio poi con quello rigato, alla grossezza poco meno di un centimetro. 
Se lo tagliate col disco del n.162 o con altro consimile otterrete circa 50 di queste pastine che potrete cuocere nel forno da campagna, dopo averle collocate in una teglia unta appena con burro diaccio.

Il metodo cialtrone (mio): tritare le mandorle con la mezzaluna, o con il mixer, non troppo finemente. Mescolare tutti gli ingredienti in una grande terrina e impastare, poi formare una palla. Mettere in frigo per un'ora. Con l'impasto ottenuto formare delle palline di diametro 2 cm e appiattirle con le dita, sulla leccarda rivestita di carta forno, fino ad ottenere dei dischetti di diametro 3 cm. Cuocere in forno a 200° per 10 minuti (o comunque finché diventano dorati).