domenica 20 novembre 2011

COSE CHE SCALDANO IL CUORE

Sempre tardi, ma ci arrivo. Sono appena tornata dal cinema, dopo aver finalmente visto (un mese e passa che è uscito, ma meglio tardi che mai) Io sono Li
Vi dico soltanto una cosa: andate a vederlo. 



Miracoli del cinema. Il film dura 96 minuti e li vale tutti. A differenza di lavori che vantano sceneggiature alte come l’elenco del telefono e dopo 20 minuti sono già spompati. Questione di tempi, di volti, di luci, di atmosfere. In breve di densità. E di quella semplicissima «magia» che si chiama non detto. Se Io sono Li ci incanta, pur sapendo (quasi) tutto dall’inizio, è perché gli attori sono meravigliosi, in testa Zhao Tao e Rade Serbedzija, dunque esprimono mille sentimenti muovendo sì e no due muscoli del viso. E perché Segre estrae dalla laguna un piccolo poema per immagini (con assoluta sobrietà, senza mai cadere nel pittoresco). Dosando con accortezza le parole e le poche scene madri per dare vita a un sottotesto semplicissimo e struggente. Un piccolo miracolo d’altri tempi. Che va al cuore del nostro presente. (Fabio Ferzetti)

E dopo essermi goduta ogni attimo di questi splendidi 96 minuti e aver riflettuto, meditato e ponderato su quanto assaporato, mi sono concessa un piatto di zuppa bollente. Una zuppa semplice semplice, ma buonissima, per continuare a scaldare un altro po' il cuore.

Zuppa di orzo, castagne e zucca

1 litro di brodo vegetale
400 g di zucca
200 g di orzo perlato
150 g di castagne pelate
uno scalogno
timo
olio extravergine di oliva

Ammollare l'orzo per mezz'ora in una terrina riempita di acqua tiepida. Decorticare la zucca e ridurla a dadini. Far appassire lo scalogno tritato in una casseruola con due cucchiai di olio per un paio di minuti. Unire quindi la zucca e 3 o 4 rametti di timo (o l'equivalente in foglioline di timo essiccato), l'orzo sgocciolato, le castagne e coprire infine con il brodo.
Coperchiare e cuocere su fiamma al minimo per 40 minuti circa.

p.s.: la zuppa migliora se mangiata il giorno dopo averla preparata. Basta aggiungere, al momento di scaldarla, un altro mezzo litro di brodo.

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