sabato 31 marzo 2012

PROVE DI PERSUASIONE


Lasagne mozzarella e verdure


Un pasticcio primaverile, velocissimo da preparare, alternativo (senza besciamella),  velocissimo anche da spazzolare, in quanto buonissimo: da provare insomma. Vi ho convinti?




1 melanzana lunga
1 peperone giallo
1 peperone rosso
3 zucchine medie
6 lasagne Sfogliavelo Rana
500 g di mozzarella
50 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe
1 spicchio d'aglio
timo


Riempire una grande pentola di acqua e portare a ebollizione. 
Lavare le verdure e tagliarle a dadini. Scaldare in una larga padella due cucchiai di olio extravergine con due rametti di timo fresco (o 2 cucchiaini di timo essiccato) e lo spicchio d'aglio, unire le verdure e far cuocere a fuoco vivace per 5 minuti. Salare e pepare.
Tagliare la mozzarella a dadini e mescolarla in una terrina insieme alle verdure e al parmigiano. Accendere il forno e portarlo a 200°.
Cuocere le Sfogliavelo, una alla volta, per 2 minuti, nell'acqua bollente, quindi scolarle bene e stenderle su uno strofinaccio.
Imburrare una teglia e comporre il piatto: foderare il fondo della teglia stendendo due sfoglie, coprire con 1/3 del composto di verdure e formaggi, quindi continuare con altre due sfoglie e un altro terzo di verdure e formaggi, procedere con altre due sfoglie e terminare con il composto rimanente. Infornare e cuocere per 15 minuti. 

domenica 18 marzo 2012

NIENTE SPAGO BLU, MI RACCOMANDO!


Vichyssoise (crema di porri e patate)


Questa zuppa nel mio cervello è indissolubilmente legata al film Il diario di Bridget Jones. Un po' come la creme brulee e il pasticcio di verze sono legate a Il meraviglioso mondo di Amelie. Ogni volta che preparo la vichyssoise, mi viene in mente la scena in cui Bridget  prepara la catastrofica cena di compleanno, ritrovandosi cose praticamente immangiabili, tra cui la zuppa di porri che, causa incidente tecnico (l'unico spago che aveva tra le mani era di colore azzurro), si ritrova con una zuppa in stile Puffo. Fortunatamente la mia ricetta non prevede l'uso di spago, ma se proprio volete legare i porri durante la cottura (detto tra noi, è inutile), almeno non usate uno spago blu, vi prego.



2 grossi porri
2 patate medie
1 cipolla
burro
1/2 l di brodo di pollo (o vegetale)
panna liquida
sale 
pepe bianco

Spuntare i porri,  lavarli, sgocciolarli e ridurli a rondelle. Farli soffriggere lentamente in una casseruola con una noce di burro e la cipolla tritata. Appena il soffritto sarà appassito, unire le patate tagliate a fettine, far insaporire brevemente, quindi aggiungere il brodo caldo, incoperchiare e lasciare bollireper circa 30'; infine spegnete e frullate a crema con il frullatore ad immersione. Portare la crema sul fuoco ancora per qualche minuto e, al bollore, aggiungere mezza tazza da tè di panna. Salare la Vichyssoise, completare con una generosa macinata di pepe e lasciare intiepidire prima di servire.

giovedì 1 marzo 2012

IN CUCINA CON PELLEGRINO parte seconda


Un'altra super ricetta dell'inimitabile Pellegrino (Artusi). Grazie a Debora per la foto che, sì, ritrae proprio quello che rimane dei biscotti. Quale miglior garanzia del fatto che fossero buonissimi?





Roschetti (per Debora, i Techno-biscuits)

farina, grammi 200
zucchero a velo, grammi 100
mandorle dolci, grammi 100
burro, grammi 100
uova, un intero e un rosso

Il metodo Pellegrino (serio): Sbucciate le mandorle, asciugatele bene al sole o al fuoco, tostatele color nocciola e tritale alla grossezza di mezzo chicco di riso; poi mescolate tanto queste che lo zucchero fra la farina. Nella massa così formata fate una buca per metterci il resto, ed intridetela lavorandola il meno possibile; quindi lasciatela qualche ora in riposo nella forma di un pane rotondo. Infarinate leggermente la spianatoia e tirate il pane suddetto, prima col matterello liscio poi con quello rigato, alla grossezza poco meno di un centimetro. 
Se lo tagliate col disco del n.162 o con altro consimile otterrete circa 50 di queste pastine che potrete cuocere nel forno da campagna, dopo averle collocate in una teglia unta appena con burro diaccio.

Il metodo cialtrone (mio): tritare le mandorle con la mezzaluna, o con il mixer, non troppo finemente. Mescolare tutti gli ingredienti in una grande terrina e impastare, poi formare una palla. Mettere in frigo per un'ora. Con l'impasto ottenuto formare delle palline di diametro 2 cm e appiattirle con le dita, sulla leccarda rivestita di carta forno, fino ad ottenere dei dischetti di diametro 3 cm. Cuocere in forno a 200° per 10 minuti (o comunque finché diventano dorati).